Il superbonus del 110% esiste?

01/10/2020
Redazione ReQuBo

“Dubito ergo sum”

Il Superbonus è stato varato con un decreto legge a maggio 2020. Quindi era legge già allora. Era previsto che si sarebbe applicata per i lavori iniziati a partire dal 1° luglio 2020 e conclusi entro il 31 dicembre 2021. Bene, un mese e mezzo per prepararsi e poi un anno e mezzo di cantieri edili in tutta Italia. Era la misura principale del Decreto Rilancio. Così, mentre l'economia perderà quest'anno tra il 10% e il 12% di prodotto interno lordo (diventeremo mediamente più poveri di un decimo), almeno attraverso una forte iniezione di opere private nell'edilizia si può provare ad invertire la tendenza.

Certo, si potevano avanzare tante critiche al modo in cui era stato concepito. Nessuna selettività (centri storici, periferie degradate, valutazione dello stato di fatiscenza degli immobili, niente di tutto ciò), inizialmente nessun limite definito di unità abitative per proprietario sulle quali applicare la detrazione  (quindi un proprietario immobiliare di 200 unità avrebbe introitato decine di milioni di euro per risistemarsi a nuovo tutto il suo patrimonio), però bene o male era una misura per contrastare gli effetti tremendi del Covid sull'economia, quindi a vantaggio di tutti. L'edilizia d'altronde è un settore in cui quello che spendi rimane perlopiù in Italia (imprese, materiali, professionisti), il 10% è IVA e i redditi prodotti ritornano allo Stato per circa il 50%, inoltre la spesa è finanziata dallo stato in 5 anni (le rate per rientrare con le detrazioni fiscali), mentre l'effetto è immediato.

Bene. Ma può essere vero? Ce la farebbe lo Stato e lo stesso settore edilizio e quello del credito, la burocrazia comunale, tributaria, ecc. a reggere un impatto così potente? Certo che no. Ma i politici gongolano, hanno dato la formula magica, il popolo è felice, gli operatori sognano tanti soldi nei loro conti in banca.

Intanto il decreto di maggio doveva passare al vaglio del Parlamento, quindi diventare legge. In questo passaggio e su un boccone così ghiotto i parlamentari si scatenano e presentano migliaia di emendamenti, gli accordi fra gruppi politici di maggioranza e di opposizione si creano per apportare modifiche e allargare la portata delle misure. Così gli operatori devono stare fermi e attendere metà luglio finché non si conoscerà il testo definitivo. Quindi il Superbonus è in vigore dal primo luglio, ma nessuno lo utilizza perché la legge non è quella definitiva.

Arriva metà luglio. Ora la legge è definitiva. Sì, ma mancano i decreti attuativi e le interpretazioni dell'Agenzia delle Entrate. I tecnici a cui è stato affidato il compito di stringere le corde lasche dell'impostazione iniziale questo lo sanno. Intanto i più attenti iniziano a vedere tutte le insidie e difficoltà.

I decreti arrivano all'inizio di Agosto. Allora si parte? No, le banche (elemento fondamentale in tutto questo meccanismo) devono stabilire valore di acquisto del credito e modalità. Fine Agosto, si sblocca Unicredit. Acquisterà i crediti di imposta a valore 102. Bene, ci si pagano anche gli interessi sulla linea di credito, ora le altre banche ed operatori seguiranno. Ancora ad Ottobre provate a recarvi in uno sportello di Unicredit, vi diranno che non ancora hanno disposizioni riguardo la struttura organizzativa che dovrebbe operare.

Ma intanto tutti gli operatori sono fermi per altre ragioni. I decreti ministeriali hanno previsto divieti di cumulo fra misure che per legge sono cumulabili, hanno ridotto alcuni limiti di spesa previsti dalle leggi, hanno definito valori di costo specifico difficilmente rispettabili per opere di questo tipo, ma più di tutto hanno previsto modalità tecniche di progettazione e realizzazione che impongono ancora chiarimenti o mettono a carico dei professionisti rischi enormi se interpretano in modo non condiviso dagli uffici i punti controversi. Si sono spinti tanto in là nell'interpretare la legge che la Corte dei Conti ha impiegato mesi a individuare i punti irregolari e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo rivisto vi è stata solo a metà ottobre.

Contrordine, compagni! Studi professionali, imprese, piccoli artigiani, agenzie immobiliari che avevano già garantito di assicurare tutti i lavori gratis devono smentire con i potenziali clienti. Ancora un po' di pazienza!

Allora questo Superbonus esiste? Nella nostra legislazione esiste ed è in vigore dal 1° luglio, la sua scadenza finale per il completamento delle opere rimane dicembre 2021 (con promessa del Governo di allungarla al 2023). Quando le nubi si dissolveranno forse si arriverà a novembre o dicembre, la programmazione di un intervento su un mini-condominio richiede 2-4 mesi. Se l'intervento è troppo pesante (per esempio prevede anche il miglioramento sismico) i tempi diventano troppo stretti, un'impresa in sette mesi non prenderà più di un incarico per le sole opere edili per il risparmio energetico, né procederà ad assunzioni per soddisfare altre richieste di interventi per il rischio di insufficienza di tempo. E il rilancio? Già il rilancio! Rinviato al prossimo anno.

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